19 settembre 2020_Acqui Terme

Presentazione libro e mostra “io sono come te”

Le emozioni raccontate dagli artisti contemporanei tra parole e visioni

AAVV_ libro a cura di Mattea Micello_ 2020

In questo nuovo scenario artistico, dove il nostro ‘’io‘’ assume un ruolo primordiale e benevolo, le tecniche rappresentative si fanno ancor più aperte e libere. Tra queste non passano inosservate le tele dell’artista Deborah De Lucia¹, nelle quali sono le emozioni che piegano e modificano la tecnica.  Nell’opera, ‘’Oltre i conflitti‘’, la forma giunge a compimento nuovo, per costituire il libero sviluppo della personale coscienza. Reggente compositivo: un impianto tecnico minimalista. Il messaggio è affidato alla monocromia del colore bianco. Essenzialità e finezza di stile predominano attraverso la vernice e materiali di scarto in plastica. L’assetto formale, ridotto al minimo, per paradosso riempie l’opera di profondi e umani sentimenti. Gli elementi assumono un ruolo dialogico, entro il quale si emette l’evidenziazione delle fragilità umane. Le zone campite con la plastica, la quale è formata da tanti anelli perfetti nella loro circolarità, delineano i conflitti umani, dettati dai pensieri individuali aggrovigliati, tristi e infelici. Limiti che l’artista, spezza, cancella, mediante il bianco puro della resina, che si fa, ora più denso, ora più leggero, tanto da farci entrare in   un emisfero completamente puro, creatore di beate sensazioni.    Una sorta di passaggio, dove non solo si evidenzia che i confini sono ‘’barriere mentali‘’, e pertanto portatori di conflitti, ma di come la liberazione di questi, ci porti nella quiete più totale. Il bianco puro, segno e simbolo di una dimensione di pace austera, ci fa affiorare nei ricordi le opere dell’artista conosciuto in tutto il mondo Robert Rauschenberg². La sua serie White Paintings: nasce da una sequenza di tele dipinte di un bianco semplice, con pochissimi segni di pennello. Ognuna delle opere, facenti parte della serie, consiste in diversi numeri di pannelli. Grandi tele bianche che diventano segno della beatitudine del paradiso³.  Deborah, ci dona la stessa enfasi emotiva, arricchita di valori concettuali umani. Sensazioni palpitanti che si immedesimano in orditure tridimensionali materiche. La bianca campitura di Rauschenberg, segno della quiete celeste, viene ritmata, volumizzata, per ospitare la vita e le sue vicissitudini. L’esistenza umana centralizza anche il pensiero poetico di Deborah. Con slancio creativo, sobbalza un delizioso aforisma. L’attenzione è puntata sugli stati d’animo, vissuti spesso in conflitto con la società circostante. Dissidi, tuttavia, illusori e precari, dove oltre, nel pulsare inesauribile della storia umana, primeggia il senso vero delle cose e di noi stessi.